Blog destinado a la comunicación y difusión de las actividades desarrolladas por el área de Artes y Producción Cultural, Extensión Universitaria (Università-Territorio) del Consorzio Universitario italiano per l´Argentina.
viernes, 24 de febrero de 2012
SMART CITIES
European smart cities – Un nuovo strumento scientifico per la valutazione delle città europee di media grandezza
Gli scienziati del Politecnico di Vienna (=TU Wien), in collaborazione con l’Università di Lubiana ed il Politecnico di Delft, hanno sviluppato un nuovo strumento di ranking che mette sotto una lente di ingrandimento le città di media grandezza, con una popolazione inferiore a 500.000 abitanti. Il risultato è un tool interattivo che inizialmente evidenzia i potenziali di 70 smart cities e che permette per la prima volta il confronto tra di loro. Il risultato: le città di media grandezza più “smart” si trovano in Finlandia, in Danimarca, in Austria, in Germania e nell’ambito del Benelux. Lo studio evidenzia quali leve i politici, le amministrazioni e gli abitanti stessi devono azionare per aumentare il grado di “smartness” della loro propria città e per poterla far salire ad un livello superiore.
„Le città di media grandezza costituiscono un gruppo mirato affascinante“, afferma il capo progettista del progetto smart cities, Dr. Rudolf Giffinger, professore universitario al Politecnico di Vienna (TU Wien). „120 milioni di persone vivono in circa 600 città di queste dimensioni – questo corrisponde quasi al 40 percento di tutta la popolazione europea che vive in città. Nonostante queste città abbiano un potenziale enorme, spesso si trovano nell’ombra delle grandi metropoli. Hanno difficoltà di mettersi in luce, a volte devono combattere contro problemi di immagine e vengono ignorate dagli investitori. Eppure hanno un importante vantaggio: grazie alla loro dimensione ridotta, esse sono flessibili e possono segnare punti con la loro “smartness”.
„Smart“ significa: un’ottima performance rappresentata da sei caratteristiche Per risvegliare la coscienza di sé delle città di media grandezza, come ad esempio Regensburg, Dijon, Maastricht, Cardiff od Innsbruck, e per poter offrire loro uno strumento di posizionamento, Giffinger ed il suo team di scienziati del Politecnico di Vienna, in collaborazione con ricercatori del Politecnico di Delft e dell’Università di Lubiana, hanno ora sviluppato uno strumento di ranking con basi scientifiche. Hanno messo sotto una lente di ingrandimento 70 città europee di media grandezza e, riferendosi a sei caratteristiche quali economy, people, governance, mobility,environment e living, hanno indagato quali fattori rendono queste città “smart” come spazio vitale e piattaforma economica. Giffinger formula la sua definizione cosÌ: „Una città di media grandezza viene considerata una smart city quando, basandosi sulla combinazione tra i dati di fatto locali e le attività realizzate da parte dei politici, dell’economia e degli abitanti stessi, presenta uno sviluppo duraturo nel tempo, delle sei caratteristiche sopra citate.”
256 candidati potenzialiPer poter fare dei sensati confronti tra le singole città, queste, oltre ad avere circa la stessa grandezza, devono disporre di un sufficiente ed accessibile materiale di dati rilevanti”, sostiene Giffinger. Come presupposti per essere accettati nel ranking, gli scienziati stabiliscono i seguenti criteri: numero di abitanti tra 100.000 e 500.000, bacino d’utenza inferiore a 1,5 milioni di persone, almeno un’università – ciò vale per 256 città europee. „Per poter garantire dati davvero paragonabili, ci siamo serviti di materiale di dati elaborati dall’ Urban Audit, un confronto tra città europee prodotto dall’Ufficio centrale di Statistica delle Comunità Europee (Eurostat) che copre 94 delle 256 città possibili. Inoltre abbiamo anche provveduto ad un proprio rilevamento dati.“ Per la prima edizione del loro ranking, gli scienziati hanno infine scelto 70 città europee di media grandezza.
Con basi scientifiche, dinamico ed applicabile in modo versatile Il nostro studio appoggia su basi scientifiche, è trasparente e può essere seguito facilmente. Il particolare vantaggio di questo tool sta nella sua molteplice applicabilità, perché da un lato dimostriamo - oltre allo status quo – come si spostano i posizionamenti nel ranking quando singoli fattori vengono modificati. Dall’altro lato, per futuri rilevamenti, il ranking permette confronti temporali ed infine, con un numero crescente di partecipanti e con un incremento del volume di dati, aumenta anche la loro qualità”, afferma Evert Meijers del Politecnico di Delft.
Il ranking è stato strutturato su tre livelli: per le sei proprietà, ossia le sei caratteristiche quali economy, people, governance, mobility, environment, living – il team di ricercatori ha definito 31 fattori che a loro volta vengono determinati mediante 74 indicatori. „Per la caratteristica “smart economy“, ad esempio, il fattore “innovative spirit“ gioca un ruolo importante, il quale, a sua volta, viene determinato dai seguenti tre indicatori: “investimenti per la ricerca e lo sviluppo”, “tasso di occupazione nei settori con forte impegno cognitivo” e “numero relativo di depositi per la domanda di brevetto” , spiega Meijers. „Così ad ogni città viene attribuito un grande numero di fattori, tra loro paragonabili, che possono essere ripartiti sulle singole caratteristiche, determinando così la posizione relativa nel ranking.”
Gli scienziati del Politecnico di Vienna (=TU Wien), in collaborazione con l’Università di Lubiana ed il Politecnico di Delft, hanno sviluppato un nuovo strumento di ranking che mette sotto una lente di ingrandimento le città di media grandezza, con una popolazione inferiore a 500.000 abitanti. Il risultato è un tool interattivo che inizialmente evidenzia i potenziali di 70 smart cities e che permette per la prima volta il confronto tra di loro. Il risultato: le città di media grandezza più “smart” si trovano in Finlandia, in Danimarca, in Austria, in Germania e nell’ambito del Benelux. Lo studio evidenzia quali leve i politici, le amministrazioni e gli abitanti stessi devono azionare per aumentare il grado di “smartness” della loro propria città e per poterla far salire ad un livello superiore.
„Le città di media grandezza costituiscono un gruppo mirato affascinante“, afferma il capo progettista del progetto smart cities, Dr. Rudolf Giffinger, professore universitario al Politecnico di Vienna (TU Wien). „120 milioni di persone vivono in circa 600 città di queste dimensioni – questo corrisponde quasi al 40 percento di tutta la popolazione europea che vive in città. Nonostante queste città abbiano un potenziale enorme, spesso si trovano nell’ombra delle grandi metropoli. Hanno difficoltà di mettersi in luce, a volte devono combattere contro problemi di immagine e vengono ignorate dagli investitori. Eppure hanno un importante vantaggio: grazie alla loro dimensione ridotta, esse sono flessibili e possono segnare punti con la loro “smartness”.
„Smart“ significa: un’ottima performance rappresentata da sei caratteristiche Per risvegliare la coscienza di sé delle città di media grandezza, come ad esempio Regensburg, Dijon, Maastricht, Cardiff od Innsbruck, e per poter offrire loro uno strumento di posizionamento, Giffinger ed il suo team di scienziati del Politecnico di Vienna, in collaborazione con ricercatori del Politecnico di Delft e dell’Università di Lubiana, hanno ora sviluppato uno strumento di ranking con basi scientifiche. Hanno messo sotto una lente di ingrandimento 70 città europee di media grandezza e, riferendosi a sei caratteristiche quali economy, people, governance, mobility,environment e living, hanno indagato quali fattori rendono queste città “smart” come spazio vitale e piattaforma economica. Giffinger formula la sua definizione cosÌ: „Una città di media grandezza viene considerata una smart city quando, basandosi sulla combinazione tra i dati di fatto locali e le attività realizzate da parte dei politici, dell’economia e degli abitanti stessi, presenta uno sviluppo duraturo nel tempo, delle sei caratteristiche sopra citate.”
256 candidati potenzialiPer poter fare dei sensati confronti tra le singole città, queste, oltre ad avere circa la stessa grandezza, devono disporre di un sufficiente ed accessibile materiale di dati rilevanti”, sostiene Giffinger. Come presupposti per essere accettati nel ranking, gli scienziati stabiliscono i seguenti criteri: numero di abitanti tra 100.000 e 500.000, bacino d’utenza inferiore a 1,5 milioni di persone, almeno un’università – ciò vale per 256 città europee. „Per poter garantire dati davvero paragonabili, ci siamo serviti di materiale di dati elaborati dall’ Urban Audit, un confronto tra città europee prodotto dall’Ufficio centrale di Statistica delle Comunità Europee (Eurostat) che copre 94 delle 256 città possibili. Inoltre abbiamo anche provveduto ad un proprio rilevamento dati.“ Per la prima edizione del loro ranking, gli scienziati hanno infine scelto 70 città europee di media grandezza.
Con basi scientifiche, dinamico ed applicabile in modo versatile Il nostro studio appoggia su basi scientifiche, è trasparente e può essere seguito facilmente. Il particolare vantaggio di questo tool sta nella sua molteplice applicabilità, perché da un lato dimostriamo - oltre allo status quo – come si spostano i posizionamenti nel ranking quando singoli fattori vengono modificati. Dall’altro lato, per futuri rilevamenti, il ranking permette confronti temporali ed infine, con un numero crescente di partecipanti e con un incremento del volume di dati, aumenta anche la loro qualità”, afferma Evert Meijers del Politecnico di Delft.
Il ranking è stato strutturato su tre livelli: per le sei proprietà, ossia le sei caratteristiche quali economy, people, governance, mobility, environment, living – il team di ricercatori ha definito 31 fattori che a loro volta vengono determinati mediante 74 indicatori. „Per la caratteristica “smart economy“, ad esempio, il fattore “innovative spirit“ gioca un ruolo importante, il quale, a sua volta, viene determinato dai seguenti tre indicatori: “investimenti per la ricerca e lo sviluppo”, “tasso di occupazione nei settori con forte impegno cognitivo” e “numero relativo di depositi per la domanda di brevetto” , spiega Meijers. „Così ad ogni città viene attribuito un grande numero di fattori, tra loro paragonabili, che possono essere ripartiti sulle singole caratteristiche, determinando così la posizione relativa nel ranking.”
Danimarca e Finlandia dominano il gruppo leader Per quanto riguarda la classifica generale, dopo Lussemburgo che ha ottenuto il primo posto, nel gruppo vincente si potrebbero posizionare le città danesi e finlandesi, seguite da Eindhoven (NL), Linz e Salisburgo (A). Le prime cinque città sono: Lussemburgo, Aarhus (Danimarca), Turku (Finlandia), Aalburg ed Odense (Danimarca). Gli ultimi posti invece sono coperti innanzitutto dalle città dei nuovi stati membri delle Comunità Europee.
Fattore decisivo per la qualità del ranking: Non focalizzarsi soltanto sull’economia Nella valutazione secondo le singole caratteristiche smart, a volte le posizioni sono decisamente diverse dalla valutazione complessiva. Così, ad esempio, Maastricht (nella valutazione globale al 18° posto) ottiene il primo posto per la qualità smart mobility, mentre Tampere (valutazione globale 6° posto) vince per la caratteristica smart government e Montpellier (valutazione globale 11° posto), diventa la numero uno in materia smart environment. „Se si fosse fatto un ranking vent’anni fa, si sarebbe tenuto conto soltanto degli aspetti economici. Decisiva per la qualità del nostro ranking è la scelta dei fattori che non rispecchiano soltanto una visione dal punto di vista economico, bensì fattori come governance, participazione, cultura e qualità della vita“, cosi le parole di Meijers che, sull’esempio di Göttingen e Graz, illustra il declassamento graduale fino all’ultimo posto in qualifica. „Göttingen ottiene un buon punteggio soprattutto per il fattore “ambiente innovativo”, in materia di smart economy, mentre dimostra lacune relativamente al fattore flessibilità e cosmopolitismo, in materia di smart people. Graz invece ottiene molti punti per il fattore cultura e società, in materia di smart living, ma ha molto da recuperare relativamente al fattore qualità dell’aria, in materia di smart environment.“
Il posizionamento in classifica è importante, ma il potenziale di miglioramento lo è ancora di più „Naturalmente, per una città la classifica complessiva nel ranking è di grande interesse, ma è ancora più importante identificare i propri lati forti e deboli nell’ambito di determinati settori chiave e sviluppare strategie su come migliorare lai loro performance e diventare più attraenti per gli investitori. Il nostro studio dimostra secondo quali indicatori ciò potrà avvenire“, sostiene Natasa Pichler-Milanovic dell’Università di Lubiana. „Abbiamo sviluppato un tool scientifico per gente decisionista. Uno strumento ideale che indica quale levetta bisogna azionare.“
Le città di media grandezza costituiscono una forte lobby. Il prossimo round di valutazione tra tre anni. È prevista una continuazione del ranking. „Il risultato del ranking, per la prima volta presentato al pubblico in occasione della Expo Real, significa praticamente un primo risultato intermedio del processo di valutazione delle smart cities, che dovrà servire come base di discussione“, afferma Meijers. Tra tre anni è previsto un secondo round di valutazione. Per quel momento, il team di scienziati spera di disporre di un materiale di dati più complesso, per poter inserire altre città nel ranking. „Quando una città non mette a disposizione i dati utili, questo non parla tanto in favore del suo smartness”, sottolinea Meijers. Fa un appello ai responsabili delle città che non risultano nel ranking di fornire dati anche senza esserne appositamente richiesti. „Le città europee di media grandezza costituiscono una forte lobby. Dovrebbe essere nell’interesse di ogni città ottenere un buon punteggio. Se gli abitanti di una città e le loro amministrazioni urbane sono smart, sta nelle loro mani migliorare la propria qualità di vita.“
Homepage: con un mouseclick ai dati di tutte le città
Lo studio è accessibile anche in internet: sulla homepage in lingua inglese www.smart- cities.eu, oltre ad una breve spiegazione sulla metodica, si trovano i relativi risultati esaurienti. Navigando nelle caratteristiche e negli indicatori, si può richiamare un profilo dettagliato per ciascuna dellesmart cities. Inoltre sono riportate informazioni relative al progetto ed al team di ricercatori nonché documenti stampa da scaricare.
Partner di contatto
Politecnico di Vienna Univ.Prof. Mag. Dr. Rudolf Giffinger tel. +43 (0)1 58801-26621 giffinger@srf.tuwien.ac.at
Contatto mediale
Pleon Publico Salzburg Ursula Wirth tel. +43 (0)662 620 242-16 mobil +43 (0)676 83 786 212 u.wirth@pleon-publico-sbg.at
Fattore decisivo per la qualità del ranking: Non focalizzarsi soltanto sull’economia Nella valutazione secondo le singole caratteristiche smart, a volte le posizioni sono decisamente diverse dalla valutazione complessiva. Così, ad esempio, Maastricht (nella valutazione globale al 18° posto) ottiene il primo posto per la qualità smart mobility, mentre Tampere (valutazione globale 6° posto) vince per la caratteristica smart government e Montpellier (valutazione globale 11° posto), diventa la numero uno in materia smart environment. „Se si fosse fatto un ranking vent’anni fa, si sarebbe tenuto conto soltanto degli aspetti economici. Decisiva per la qualità del nostro ranking è la scelta dei fattori che non rispecchiano soltanto una visione dal punto di vista economico, bensì fattori come governance, participazione, cultura e qualità della vita“, cosi le parole di Meijers che, sull’esempio di Göttingen e Graz, illustra il declassamento graduale fino all’ultimo posto in qualifica. „Göttingen ottiene un buon punteggio soprattutto per il fattore “ambiente innovativo”, in materia di smart economy, mentre dimostra lacune relativamente al fattore flessibilità e cosmopolitismo, in materia di smart people. Graz invece ottiene molti punti per il fattore cultura e società, in materia di smart living, ma ha molto da recuperare relativamente al fattore qualità dell’aria, in materia di smart environment.“
Il posizionamento in classifica è importante, ma il potenziale di miglioramento lo è ancora di più „Naturalmente, per una città la classifica complessiva nel ranking è di grande interesse, ma è ancora più importante identificare i propri lati forti e deboli nell’ambito di determinati settori chiave e sviluppare strategie su come migliorare lai loro performance e diventare più attraenti per gli investitori. Il nostro studio dimostra secondo quali indicatori ciò potrà avvenire“, sostiene Natasa Pichler-Milanovic dell’Università di Lubiana. „Abbiamo sviluppato un tool scientifico per gente decisionista. Uno strumento ideale che indica quale levetta bisogna azionare.“
Le città di media grandezza costituiscono una forte lobby. Il prossimo round di valutazione tra tre anni. È prevista una continuazione del ranking. „Il risultato del ranking, per la prima volta presentato al pubblico in occasione della Expo Real, significa praticamente un primo risultato intermedio del processo di valutazione delle smart cities, che dovrà servire come base di discussione“, afferma Meijers. Tra tre anni è previsto un secondo round di valutazione. Per quel momento, il team di scienziati spera di disporre di un materiale di dati più complesso, per poter inserire altre città nel ranking. „Quando una città non mette a disposizione i dati utili, questo non parla tanto in favore del suo smartness”, sottolinea Meijers. Fa un appello ai responsabili delle città che non risultano nel ranking di fornire dati anche senza esserne appositamente richiesti. „Le città europee di media grandezza costituiscono una forte lobby. Dovrebbe essere nell’interesse di ogni città ottenere un buon punteggio. Se gli abitanti di una città e le loro amministrazioni urbane sono smart, sta nelle loro mani migliorare la propria qualità di vita.“
Homepage: con un mouseclick ai dati di tutte le città
Lo studio è accessibile anche in internet: sulla homepage in lingua inglese www.smart- cities.eu, oltre ad una breve spiegazione sulla metodica, si trovano i relativi risultati esaurienti. Navigando nelle caratteristiche e negli indicatori, si può richiamare un profilo dettagliato per ciascuna dellesmart cities. Inoltre sono riportate informazioni relative al progetto ed al team di ricercatori nonché documenti stampa da scaricare.
Partner di contatto
Politecnico di Vienna Univ.Prof. Mag. Dr. Rudolf Giffinger tel. +43 (0)1 58801-26621 giffinger@srf.tuwien.ac.at
Contatto mediale
Pleon Publico Salzburg Ursula Wirth tel. +43 (0)662 620 242-16 mobil +43 (0)676 83 786 212 u.wirth@pleon-publico-sbg.at
jueves, 24 de noviembre de 2011
domingo, 13 de noviembre de 2011
CORSO DI ALTA FORMAZIONE GESTIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE: TERRITORIO, CITTÀ, BENI CULTURALI E INDUSTRIE CREATIVE.
ATTIVITÀ PROMOSSA DAL CUIADirecciòn:
Prof. Mario Docci Facoltà Architettura Ludovico Quaroni,
Dip. RADAAR, Sapienza Università di Roma.
Codirecciòn: Prof. Fernando Gandolfi, Facultad Arquitectura y
Urbanismo (FAU) Departamento HITEPAC- Universidad Nacional de La Plata
Coordinacón General: Prof.ssa Lurecia Vega Gramunt
Inicia el 26 de Septiembre 2011- Finaliza el 23 octubre 2011
Programa Internacional de Alta Formaciòn, para actualizar y profundizar los conocimientos sobre la relaciòn entre artes, arquitectura, derecho, producciòn, gestiòn e Industrias creativas.
Sede del CUIA de Buenos Aires. Libertad 1173, 1 Piso
Sede del CUIA de Buenos Aires. Libertad 1173, 1 Piso
Areas:
-Relevamiento y valorizaciòn: los lugares del patrimonio
-Relevamiento y valorizaciòn: los lugares del patrimonio
-Presentaciòn de casos de Patrimonio Italiano
-Bienes culturales y derecho
-Gestiòn de las artes visuales, cine y patrimonio cultural
-Los nuevos profesionales de la cultura y las industrias creativas
Università italiane in Partenariato con Università argentine
Istituzioni coinvolte in Italia:
Sapienza Universitá di Roma, Dipartimento Storia,Disegno e Restauro dell’Architettura e CIRPS
Universitá di Ferrara
Universitá di Cassino
Politécnico di Torino (Invitato)
Istituzioni coinvolte in Argentina:
Universidad Nacional de La Plata
FADU, Universidad de Buenos Aires
FADU, Universidad de Buenos Aires
Universidad de Tres de Febrero
Comitato Internazionale Interculturale CICSI
Corso di Alta Formazione in Gestione del Patrimonio Culturale:
Corso di Alta Formazione in Gestione del Patrimonio Culturale:
Territorio Città, Beni Culturali, Industrie Creative.
Il Corso di Alta Formazione Universitaria si inserisce nel Programma Internazionale per la Formazione, per sensibilizzare alla conoscenza dell’ambiente, dell’architettura, dell’arte, della produzione e alla gestione del Patrimonio culturale e per promuovere nuove professionalità della cultura per lo sviluppo del territorio con la presentazione di diversi studi di casi italiani”
Nel novembre 2010 il Corso è stato presentato in una intera Giornata di Patrimonio, in commemorazione del Bicentenario.
Informazione e iscrizione al 48166701- 1533522058
Libertad 1173 1° A CABA (1012)
PROGRAMMA IN TRE SESSIONI
PRIMA SESSIONE: dal 26 settembre al 4 ottobre 2011
(lezioni frontali: matt. h.9.30/ 13.30, pom.15.30/17.30 )
Le lezioni saranno tenute dai Professori italiani
Lunedì 26 settembre:
Prof.ssa Lucrecia Vega Gramunt
“Presentazione, introduzione generale alle tematiche e metodologie del Corso”
Prof. Mario Docci
“La conoscenza dei Beni Culturali e la loro valorizzazione”
“Il rilevamento come strumento di conoscenza del patrimonio storico architettonico e archeologico”
Prof. Jorge Coscia
“Del Centenario al Bicentenario argentino, Nuevos Paradigmas para la gestión cultural”.
Prof.ssa Tatiana Kirova
“La Tutela dei Beni Culturali: le leggi e convenzioni internazionali e le Carte del Restauro”.
Martedì 27 settembre:
Prof.ssa Chiavoni Emanuela
“Archeologia Industriale: un analisi attraverso il disegno e il rilievo ”
Prof.ssa Tatiana Kirova
“Della Conservazione alla valorizzazione dei Beni Culturali: la Teoria e Storia del Restauro, dal Restauro stilistico al Restauro critico”.
Prof. Mario Docci
“Problematiche e metodologie del rilevamento archeologico”
Mercoledì 28 settembre:
Prof.ssa Tatiana Kirova
“Il restauro archeologico, architettonico, urbano e ambientale: problematiche a confronto”
Prof. Mario Docci
“La nuova Basilica di San Pietro, nuovi contributi alla sua conoscenza”
Prof.ssa Emanuela Chiavoni
“Struttura, Forma e Colore della Architettura.
Giovedì 29 settembre:
Prof. Fernando Gandolfi
Visita Guiada Aduana Taylor
Presentazione dei lavori del Prof. Paolo Marconi
“I colori di Roma” Fernando Gandolfi- Lucrecia Vega Gramunt
Venerdì 30 settembre:
Prof.ssa Cecilia Vazquez, Centro Cultural Rojas UBA
Sostenibilitá culturale
Prof. Dr. Roberto Iermoli.
“Arte y Salud, Gestión desde el enfoque Biopsicosociocultural de la Medicina”
Prof. Vicente Donato, Director Observatorio PYME/Universidad de Bologna
“El Observatorio del Diseño”La demanda de diseño industrial de las Pymes argentinas.(15 a 16)
Lunedi 3 ottobre
Prof. Gianfranfranco Franz
“La Cultura de la Conservación y Valorización del Patrimonio Histórico en Italia”
Martedì 4 ottobre:
Prof. Mario Docci
“Santa Sofia a Constantinopoli (Istanbul), nuovi contributi alla sua conoscenza”
Prof.ssa Tatiana Kirova
“Il paesaggio e la Pianificazione territoriale”
Prof.ssa Emanuela Chiavoni
“Il ruolo del rilevamento per la conoscenza del Patrimonio Architettonico: alcuni casi di studio”.
Distribuzione tematica dei lavori e Conclusioni
Dal 4 al 16 ottobre gli iscritti al corso faranno approfondimenti di studio su tematiche prestabilite con il proprio tutor (individuale) da concludersi sotto forma di relazione
SECONDA SESSIONE: dal 17ottobre al 21 ottobre 2011
(lezioni frontali matt: h.9.30/ 13.30, pom.15.30/17.30 )
Le lezioni saranno tenute dai Professori argentini, e teleconferenze dall’italiani)
2º Semana > desde el 17/10 al 22/10
Lunes 17 de octubre:
09.30 Prof. Fernando Gandolfi
El laberinto de la memoria: la cuestión patrimonial en Argentina
Patrimonio arquitectónico/patrimonio industrial: cuando los límites son difusos.
12:00 Visita al Palacio de las Aguas.
Martes 18 de octubre:
09.30 Prof. Avv. Stefania Averni “Il Bilancio del Intangibile”
“Gestiòn, Innovación en Federculture, Il museo della Scienza”
10.30 Prof. Dujovne Berardo
“Reciclajes en Buenos Aires, Estudio Dujovne-Hirsch”
11.30 Avv. Graciela Molinelli “Arte e diritto”
14.00 Martin Meyer “Il Caso Tecnopolis”. “Il Festival della fine del Mondo”. Festpelle”
Miércoles 19 de octubre:
09.30 Prof. Müller Luis y Prof. Eduardo Gentile
Catalogación de la arquitectura moderna como instrumento para la conservación. Presentación de caso: la ciudad de Santa Fe.
La ciudad y el río. Los bienes culturales ante las transformaciones de los frentes costeros fluviales. Los casos de Santa Fe, Rosario y Buenos Aires.
12:00 Visita a la Costanera.
Jueves 20 de octubre:
09.30 Prof. Eduardo Gentile y Prof. Omar Loyola
Problemas de gestión y proyecto: restauración y refuncionalización del Palacio Municipal de Quilmes
La palabra y la obra: la praxis del restauro como espacio de confrontación teórica.
16:00 Visita al Pasaje Barolo
Visita a la Cúpula del Congreso de la Nación.
Viernes 21 de octubre:
09.30 Saludo Institucional “Sapienza” Universitá di Roma.
09:45 Prof.ssa Ana Ottavianelli
La Casa Rosada como epicentro de transformaciones urbano arquitectónicas: entre la memoria y la amnesia
Historia, Ambiente y Patrimonio: la interacción de factores sociales en la construcción de los sitios históricos.
12.00 Lic. Juan Manuel Romero.
“Radio UBA, una experiencia de Comunicación con y desde profesionales universitarios para toda la comunidad. Director de medios UBA.”
15:00 Prof.ssa Fabiana Carbonari
La construcción de los ámbitos de sociabilidad de la ciudad de La Plata: la participación italiana en entre la fundación y el cincuentenario
El relevamiento como fuente de conocimiento de los bienes culturales.
Optativa Visita a Pza. de Mayo
Jueves 24 de Noviembre.
10.00 Panel Gestión del Patrimonio y producción Cultural de cierre.
Presentación de títulos de tesina. Entrega de “Atestati di Frequenza”.
Tematiche relative al corso di Alta Formazione:
-Conoscenza del Patrimonio Culturale tangibile (documentazione, censimento, catalogazione) Prof.ssa. E.Chiavoni- Prof. Fernando Gandolfi- Prof.Edoardo Gentile
-Gestione del Patrimonio Culturale tangibile (conservazione, tutela, valorizzazione,sviluppo) Prof. Mario Docci- Prof.ssa Lucrecia Vega Gramunt – Prof.Luis Muller
-Valorizzazione del Patrimonio Culturale: Prof. Mario Docci- Prof.ssa Anna Ottavianelli
-Valorizzazione della Cultura intangible. Industrie culturali- Universidad de Tres de Febrero - FADU UBA Prof. Berardo Dujovne-Prof. Lucrecia Vega Gramunt
-Tutela dei Beni Culturali, carte del Restauro, leggi e convenzioni internazionali. -Teoria e storia del Restauro; dal Restauro stilistico al Restauro critico. Beni Culturali: dalla conservazione alla valorizzazione. Prof.ssa T.Kirova
-Il Restauro architettonico, archeologico, urbano e ambientale, problematiche a confronto (Prof.ssa T.Kirova)
-Il bene culturale come risorsa economica. Prof. G.Franz- Prof.ssa E.De Menna
-Beni culturali e diritto Avv. Graciela Molinelli
Coordinatrice Generale : Prof Lucrecia Vega Gramunt
Comitato Organizzatore:
Fernando Gandolfi-UNLP- Lucrecia Vega Gramunt Sapienza Università di Roma- Ana Ottavianelli UNLP - Omar Lodola UNLP
Comitato Scientifico:
Mario Docci -Sapienza Università di Roma- Berardo Dujovne FADU/UBA- Gianfranco Franz Università di Ferrara- Emanuela Chiavoni- Sapienza Università di Roma, -Eduardo Gentile UNLP-Luis Müller UNL-
Lucrecia Vega Gramunt. Esperta CUIA.
Lucrecia Vega Gramunt. Esperta CUIA.sábado, 12 de noviembre de 2011
Polos Audiovisuales Tecnológicos
Hoy a las 9 de la mañana empezó el curso intensivo de Dirección Integral de TV dictado por Juan Pablo Lacroze.
El curso será jueves, viernes y sábado en la nueva casa de la Productora de Contenidos Audiovisuales de la Unicen.
Juan Pablo ha orientado su curso a incorporar conocimientos generales teóricos y prácticos de la dirección de diversos formatos televisivos y a profundizar sobre el rol del director en cada instancia de trabajo.
Cada día el curso se despliega a partir de jornadas mixtas en las que en la mañana se desarrollan charlas con ejemplos visuales y en la tarde se hacen prácticas.
Del curso participan 17 integrantes del Nodo Centro e invitados del Nodo Mar del Plata. Realizadores, directores, productores, cooperativas, de Tandil, Olavarría, Lobería, Necochea, Azul y Mar del PLata.
Gracias por participar. Bienvenidos!!
Gracias también a todos los Nodos del Polo de la Provincia de Buenos Aires y sus Universidades cabecera por el trabajo en red y la cooperación entre tods. Mar del PLata (UNMDP), Trenque Lauquen (UTN), Bahía Blanca (UNSur), Luján (UNLu), Centro (UNICEN)
Al Consejo Asesor de la TV Digital, al Programa Polos Audiovisuales Tecnológicos, a Eva Piwowarski y su equipo, al Consejo Interuniversitario Nacional, a Claudia Ducatenzeiler y su equipo, a la Universidad Nacional del Centro, a Juan Pablo Lacroze. MUCHAS GRACIAS!
Abajo copio el deatlle de los cursos a dictarse entre noviembre y diciembre de 2011 en el Polo de la Provincia de Buenos Aires En todo el Polo de la Provincia habrá capacitaciones.
CAPACITACIONES POLO PROVINCIA DE BUENOS AIRES:
Cursos seleccionados por el Polo:
Se seleccionaron 9 cursos a dictarse 3 en Nodo Centro (Tandil); 3 en Mar del Plata; 1 en Trenque Lauquen; 1 en Luján; 1 en Bahía Blanca.
Nodo Centro:
Dirección Integral de TV
Docente: Juan Pablo Lacroze
Fecha: 3, 4 y 5 de Noviembre
Cupo: 20 a 30 personas
Lugar: Tandil
Guión de géneros televisivos
Docente: Gustavo Belati
Fecha: 10, 11 y 12 de Noviembre
Cupo: 25 personas
Lugar: Tandil
Capacitación en planta transmisora y soporte técnico
Docentes: Coop. Homero Manzi
Fecha Propuesta: 5, 6 y 7 de Diciembre
Cupo: 20 personas
Lugar: Tandil
Nodo Mar del Plata:
Fotografía e Iluminación HD
Docente: Miguel Andón
Fecha Propuesta: 24, 25 y 26 de Noviembre
Cupo: 20 personas
Lugar: Mar del Plata
Edición y Postproducción de video
Docente:
Fecha Propuesta: 17, 18 y 19 de Noviembre
Cupo: A definir según las islas de edición disponibles. Estimamos que podrían participar 5 personas por isla.
Lugar: Mar del Plata
Producción Televisiva
Docentes: Coop. Homero Manzi
Fecha Propuesta: 5, 6 y 7 de Diciembre
Cupo: 30 personas
Lugar: Mar del Plata
Nodo Trenque Lauquen:
Edición y Postproducción de video
Docente:
Fecha Propuesta: 10, 11 y 12 de Noviembre
Cupo: A definir según las islas de edición disponibles. Estimamos que podrían participar 5 personas por isla.
Lugar: Trenque Lauquen
Protonodo Luján:
Dirección Integral de TV
Docente: Rodolfo Hermida
Fecha Propuesta: 17, 18 y 19 de Noviembre
Cupo: 50 personas
Lugar: Luján
Protonodo Bahía Blanca:
Guión de géneros televisivos
Docente: Gustavo Belati
Fecha Propuesta: 17, 18 y 19 de Noviembre
Cupo: 25 personas
Lugar: Bahía Blanca
________________________________________________________________________________
CURSOS PROPUESTOS POR EL POLO PROVINCIA DE BUENOS AIRES – AUTOGESTIONADOS:
CURSOS PROPUESTOS POR EL NODO CENTRO:
Nombre del Curso: Procesos y recursos de la composición y la producción musical en la televisión
Docentes o talleristas a cargo del mismo: Cooperativa Beduino Sordo – Tandil
Lugar: Nodo Mar del Plata
Fecha Propuesta: 1, 2 y 3 de Diciembre de 2011
Nombre del Curso: Guión de Formatos para la nueva Televisión Digital Abierta y Diseño de Producción
Docentes o talleristas a cargo del mismo: Ricardo Aiello y Adriana Marcote
Lugar: Nodo Trenque Lauquen
Fecha Propuesta: 5, 6 y 7 de Diciembre de 2011
Nombre del Curso: Fabricación de Grúa para Cámara
Docentes o talleristas a cargo del mismo: Fernando Javier German - Canal 12 de Trenque Lauquen
Lugar: Nodo Centro (Tandil)
Fecha Propuesta: 14, 15 y 16 de Noviembre de 2011
Lucrecia Vega Gramunt. Esperta CUIA
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