Gli scienziati del Politecnico di Vienna (=TU Wien), in collaborazione con l’Università di Lubiana ed il Politecnico di Delft, hanno sviluppato un nuovo strumento di ranking che mette sotto una lente di ingrandimento le città di media grandezza, con una popolazione inferiore a 500.000 abitanti. Il risultato è un tool interattivo che inizialmente evidenzia i potenziali di 70 smart cities e che permette per la prima volta il confronto tra di loro. Il risultato: le città di media grandezza più “smart” si trovano in Finlandia, in Danimarca, in Austria, in Germania e nell’ambito del Benelux. Lo studio evidenzia quali leve i politici, le amministrazioni e gli abitanti stessi devono azionare per aumentare il grado di “smartness” della loro propria città e per poterla far salire ad un livello superiore.
„Le città di media grandezza costituiscono un gruppo mirato affascinante“, afferma il capo progettista del progetto smart cities, Dr. Rudolf Giffinger, professore universitario al Politecnico di Vienna (TU Wien). „120 milioni di persone vivono in circa 600 città di queste dimensioni – questo corrisponde quasi al 40 percento di tutta la popolazione europea che vive in città. Nonostante queste città abbiano un potenziale enorme, spesso si trovano nell’ombra delle grandi metropoli. Hanno difficoltà di mettersi in luce, a volte devono combattere contro problemi di immagine e vengono ignorate dagli investitori. Eppure hanno un importante vantaggio: grazie alla loro dimensione ridotta, esse sono flessibili e possono segnare punti con la loro “smartness”.
„Smart“ significa: un’ottima performance rappresentata da sei caratteristiche Per risvegliare la coscienza di sé delle città di media grandezza, come ad esempio Regensburg, Dijon, Maastricht, Cardiff od Innsbruck, e per poter offrire loro uno strumento di posizionamento, Giffinger ed il suo team di scienziati del Politecnico di Vienna, in collaborazione con ricercatori del Politecnico di Delft e dell’Università di Lubiana, hanno ora sviluppato uno strumento di ranking con basi scientifiche. Hanno messo sotto una lente di ingrandimento 70 città europee di media grandezza e, riferendosi a sei caratteristiche quali economy, people, governance, mobility,environment e living, hanno indagato quali fattori rendono queste città “smart” come spazio vitale e piattaforma economica. Giffinger formula la sua definizione cosÌ: „Una città di media grandezza viene considerata una smart city quando, basandosi sulla combinazione tra i dati di fatto locali e le attività realizzate da parte dei politici, dell’economia e degli abitanti stessi, presenta uno sviluppo duraturo nel tempo, delle sei caratteristiche sopra citate.”
256 candidati potenzialiPer poter fare dei sensati confronti tra le singole città, queste, oltre ad avere circa la stessa grandezza, devono disporre di un sufficiente ed accessibile materiale di dati rilevanti”, sostiene Giffinger. Come presupposti per essere accettati nel ranking, gli scienziati stabiliscono i seguenti criteri: numero di abitanti tra 100.000 e 500.000, bacino d’utenza inferiore a 1,5 milioni di persone, almeno un’università – ciò vale per 256 città europee. „Per poter garantire dati davvero paragonabili, ci siamo serviti di materiale di dati elaborati dall’ Urban Audit, un confronto tra città europee prodotto dall’Ufficio centrale di Statistica delle Comunità Europee (Eurostat) che copre 94 delle 256 città possibili. Inoltre abbiamo anche provveduto ad un proprio rilevamento dati.“ Per la prima edizione del loro ranking, gli scienziati hanno infine scelto 70 città europee di media grandezza.
Con basi scientifiche, dinamico ed applicabile in modo versatile Il nostro studio appoggia su basi scientifiche, è trasparente e può essere seguito facilmente. Il particolare vantaggio di questo tool sta nella sua molteplice applicabilità, perché da un lato dimostriamo - oltre allo status quo – come si spostano i posizionamenti nel ranking quando singoli fattori vengono modificati. Dall’altro lato, per futuri rilevamenti, il ranking permette confronti temporali ed infine, con un numero crescente di partecipanti e con un incremento del volume di dati, aumenta anche la loro qualità”, afferma Evert Meijers del Politecnico di Delft.
Il ranking è stato strutturato su tre livelli: per le sei proprietà, ossia le sei caratteristiche quali economy, people, governance, mobility, environment, living – il team di ricercatori ha definito 31 fattori che a loro volta vengono determinati mediante 74 indicatori. „Per la caratteristica “smart economy“, ad esempio, il fattore “innovative spirit“ gioca un ruolo importante, il quale, a sua volta, viene determinato dai seguenti tre indicatori: “investimenti per la ricerca e lo sviluppo”, “tasso di occupazione nei settori con forte impegno cognitivo” e “numero relativo di depositi per la domanda di brevetto” , spiega Meijers. „Così ad ogni città viene attribuito un grande numero di fattori, tra loro paragonabili, che possono essere ripartiti sulle singole caratteristiche, determinando così la posizione relativa nel ranking.”
Fattore decisivo per la qualità del ranking: Non focalizzarsi soltanto sull’economia Nella valutazione secondo le singole caratteristiche smart, a volte le posizioni sono decisamente diverse dalla valutazione complessiva. Così, ad esempio, Maastricht (nella valutazione globale al 18° posto) ottiene il primo posto per la qualità smart mobility, mentre Tampere (valutazione globale 6° posto) vince per la caratteristica smart government e Montpellier (valutazione globale 11° posto), diventa la numero uno in materia smart environment. „Se si fosse fatto un ranking vent’anni fa, si sarebbe tenuto conto soltanto degli aspetti economici. Decisiva per la qualità del nostro ranking è la scelta dei fattori che non rispecchiano soltanto una visione dal punto di vista economico, bensì fattori come governance, participazione, cultura e qualità della vita“, cosi le parole di Meijers che, sull’esempio di Göttingen e Graz, illustra il declassamento graduale fino all’ultimo posto in qualifica. „Göttingen ottiene un buon punteggio soprattutto per il fattore “ambiente innovativo”, in materia di smart economy, mentre dimostra lacune relativamente al fattore flessibilità e cosmopolitismo, in materia di smart people. Graz invece ottiene molti punti per il fattore cultura e società, in materia di smart living, ma ha molto da recuperare relativamente al fattore qualità dell’aria, in materia di smart environment.“
Il posizionamento in classifica è importante, ma il potenziale di miglioramento lo è ancora di più „Naturalmente, per una città la classifica complessiva nel ranking è di grande interesse, ma è ancora più importante identificare i propri lati forti e deboli nell’ambito di determinati settori chiave e sviluppare strategie su come migliorare lai loro performance e diventare più attraenti per gli investitori. Il nostro studio dimostra secondo quali indicatori ciò potrà avvenire“, sostiene Natasa Pichler-Milanovic dell’Università di Lubiana. „Abbiamo sviluppato un tool scientifico per gente decisionista. Uno strumento ideale che indica quale levetta bisogna azionare.“
Le città di media grandezza costituiscono una forte lobby. Il prossimo round di valutazione tra tre anni. È prevista una continuazione del ranking. „Il risultato del ranking, per la prima volta presentato al pubblico in occasione della Expo Real, significa praticamente un primo risultato intermedio del processo di valutazione delle smart cities, che dovrà servire come base di discussione“, afferma Meijers. Tra tre anni è previsto un secondo round di valutazione. Per quel momento, il team di scienziati spera di disporre di un materiale di dati più complesso, per poter inserire altre città nel ranking. „Quando una città non mette a disposizione i dati utili, questo non parla tanto in favore del suo smartness”, sottolinea Meijers. Fa un appello ai responsabili delle città che non risultano nel ranking di fornire dati anche senza esserne appositamente richiesti. „Le città europee di media grandezza costituiscono una forte lobby. Dovrebbe essere nell’interesse di ogni città ottenere un buon punteggio. Se gli abitanti di una città e le loro amministrazioni urbane sono smart, sta nelle loro mani migliorare la propria qualità di vita.“
Homepage: con un mouseclick ai dati di tutte le città
Lo studio è accessibile anche in internet: sulla homepage in lingua inglese www.smart- cities.eu, oltre ad una breve spiegazione sulla metodica, si trovano i relativi risultati esaurienti. Navigando nelle caratteristiche e negli indicatori, si può richiamare un profilo dettagliato per ciascuna dellesmart cities. Inoltre sono riportate informazioni relative al progetto ed al team di ricercatori nonché documenti stampa da scaricare.
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